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AUGURI NATALIZI

Per la Sezione di Torino la fine dell’anno solare coincide con un appuntamento che si rinnova con la stessa frequenza delle feste comandate. Vuole in fondo essere una buona occasione per rinsaldare quello spirito di amicizia che tiene uniti gli arbitri della Mole, da quelli in attività, ai diversamente giovani inquadrati con altre qualifiche. L’aspetto positivo è rappresentato dal fatto che è liberamente esteso ai familiari con prole e amici benvenuti tra noi. Infatti non è la consueta RTO con i suoi intenti didattici e protocollari, ma più semplicemente un rilassante incontro conviviale, giusto per uno scambio di auguri natalizi con tavole imbandite, questa volta nella sala bar adiacente a quella delle conferenze della GAM, ritrovo abituale per le plenarie della Sezione torinese. E così il 16 dicembre è stato allestito un allettante buffet self-service come antipasto, per poi proseguire con il rinfresco, il panettone e i dolciumi vari, a quanto pare molto gradito a grandi e piccini. 

 

Terminata l’operazione “apericena", si è passati a quella dei bilanci di metà stagione e dei premi da assegnare nel salone a fianco. Compete al Presidente Andrea Mazzaferro dare seguito alla seconda fase. Prende la parola per un saluto alla platea. Alla sua destra per la prima volta è schierato il gruppo compatto dei 25 nuovi arbitri su 40 partecipanti, freschi di nomina alla sessione di esami affidata ai collaboratori del CRA Piemonte-V.A., Gioacchino Annaloro e Mario Frasca, rispettivamente provenienti dalle sezioni di Collegno e Nichelino. Il corso, invece, lo hanno realizzato tre valenti giovani capitanati dall’arbitro di eccellenza Omar Ibrahim, coadiuvato dal collega di categoria Mattia Lapertosa e Andrea Emanuele Brecciaroli dell’OTS.

 

Tra le nuove leve che andranno ad infoltire e ringiovanire i ranghi della Sezione, spicca il nome dell’unica ragazza di origine iraniana: Shirvani Ilkanlar Sanam. A lei come a tutti gli altri nuovi arbitri, oltre alle divise consegnate dal segretario Gianmarco Serra, è stato tributato un caloroso applauso dall’intera platea e il bene augurante “in bocca al lupo” del Presidente che ha così proseguito, dichiarandosi soddisfatto dei buoni risultati raggiunti:

“Per questo abbiamo voluto assegnare riconoscimenti agli associati che sono stati promossi nelle categorie nazionali nella scorsa stagione. Uno di loro, purtroppo, è impegnato in Sezione a coprire le numerose gare dei tornei, ma ha assicurato di raggiungerci per ritirare la targa dalle mani dei due vice Presidenti Aurelio Giorgianni e Massimo Ibrahim”.

 

Si procede con le nomine e il primo della lista è l’OA CAN-D Claudio Cantino, l’assente giustificato, che si materializzerà da lì a poco. Seguono l’OA CAN-D Fabio Comito, l’AE CAN-D Massimiliano Lombardelli, l’AA CAN-D Vincenzo Balsi, l’AA CAN-D Sergiu Petrica Filip, l’AE CAI Edoardo Papale. Per chiudere va menzionato un altro collega benemerito presente in sala, l’ex Presidente di Sezione Guglielmo Fabbri. Con immutato slancio e generosità, mette a disposizione da sempre i suoi preziosi orologi per premiare, in questo caso, il podio dei primi tre classificati delle gare del Serata Quiz che sono:

 

1° l’OA CRA Enzo Ghisolfi; 2° l’AE OTS Lorenzo Massari; 3° l’AE CRA Davide Barberis.

 

P.S. Prima dei vincitori del Serata Quiz, il Presidente nomina un altro OA da omaggiare:

“Mi sento legato a lui per avermi fatto da chioccia, quando negli anni ’90 mi sono trasferito dalla Calabria a Torino. È stato il mio primo designatore”. Come lo era stato per il vice Presidente Aurelio, trasferito dalla Sicilia (NdR). “Per questo voglio personalmente consegnargli la pergamena del mezzo secolo di appartenenza all’AIA”.  Sempre e ancora in servizio nella stessa Sezione dove aveva sostenuto gli esami nel lontano 22 dicembre 1966.

«Da appassionato di mare, mi piace trasmettere ai giovani arbitri il motto della nave scuola Vespucci: “Non chi comincia ma quel che persevera”. E un grazie di cuore va all’AIA per ciò che di TANTO rappresenta nel mondo del calcio». Da parte del premiato Ettore Cappa.

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